I cuori sono fatti per essere infranti., privata.

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¬Kaleb
Posted on 6/5/2012, 14:17 by: ¬Kaleb     +1   +1   -1




Si sentiva in colpa, Kaleb, ma più della colpa predominava il sentimento di stupidaggine passiva che si sentiva nel corpo. Cosa gli passava per la testa? Chiedere scusa alla Williams? Per cosa? Soprattutto dopo che quest'ultima gli aveva mollato un pugno. Era come se di punto in bianco tutte le sue difese fossero crollate di fronte alla vicinanza con la ragazza. Non era normale, eppure cercò per quanto gli fosse possibile ignorare tutto ciò, pronto ad andarsene lasciandola lì come se niente fosse successo. Prima dimenticava quel episodio meglio era per tutti. « Hai detto sul serio 'Mi dispiace’ ?» No! Mi stavo solo esercitando nello spelling per le gare babbane nazioni. Scema! Come ti passa per la mente che io possa chiedere scusa. In fin dei conti sono solo un fottuto marchingegno senza cuore... Figurati! Pensò, mentre la ragazza lo raggiungeva ponendosi di nuovo di fronte a lui. Senti nuovamente il suo profumo fresco e guardandola negli occhi avvertì quella tristezza opprimente che nascondeva il suo sguardo color cioccolato. Era bella, tanto da farlo stare male, eppure sapeva che dietro a quella bellezza si nascondesse una personalità marcia, colma di odio, in completo contrasto con i principi del ragazzo. Per un attimo il disgusto padroneggiò il viso del giovane Matthews, ma appena si accorse della sincerità e lo stupore che esprimevano quelle parole, indietreggiò appena, pur di non restare troppo vicino a lei. Chissà cosa avrebbero potuto combinare i forti impulsi della creatura che stava nascendo pian piano dentro di lui. Non era il caso di farle sapere che da lì a poco si sarebbe trasformato in un Mostro. Non era in grado di controllarsi. Non era in grado si essere più la persona solare e menefreghista di una volta, tanto meno il dolce ragazzo dai modi antiquati. Era solo una schifosissima creatura che non vedeva l'ora di mozzarle la testa senza alcun motivo. Lo sentiva quel impulso. Era più forte di lui. Kaleb lo desiderava. Desiderava vederla morta ai suoi piedi. Letteralmente. « Ho recepito male forse, come può dispiacerti di aver sputato veleno in faccia alla terribile Savannah Williams davanti ai nostri curiosi spettatori? » Era terribile starla a sentire. Era sorpreso tanto quanto lei, ma quella frase gli era uscita. Una parte di lui era ancora buona; peccato che si rivelava nei momenti peggiori. Odiava il fatto che Savannah era riuscita a metterlo a nudo in poche mosse. Cosa aveva di tanto speciale quella ragazza? Agli occhi di Kaleb era solo una ragazzina superficiale che non vedeva l'ora di traumatizzare qualche mezzosangue pur di divertirsi. E allora...?
« Ripetilo Kaleb. Ripetilo. » Ma vaffanculo tu e la tua mente da ragazza. Siete tutte uguali! Gli occhi del ragazzo si ridussero a due fessure fissandola con impassibilità, come se non gli fregasse niente di tutti ciò che era successo. D'altronde era solo un episodio isolato. Lui e lei che parlavano come due persone normali? La prossima volta che si fossero visti, con molta probabilità, avrebbero iniziato ad insultarsi a vicenda di nuovo. Faceva parte della loro natura di esseri umani completamente opposti. Ma gli opposti si attraggono e lei è così bella ora che è così confusa.
La guardò intensamente, esaltando un sorriso alquanto sincero, per poi darle le spalle e andarsene. Era meglio evitare di parlare. Qualsiasi parola sarebbe stata abbastanza stupida da poter rovinare quel momento. E poi, quale modo migliore di troncare un momento strappalacrime se non andandosene come se nulla fosse successo? Kaleb era orgoglioso, sin troppo anche per i suoi gusti, ma non poteva fare a meno di ostinarsi a dimenticare quel momento, immaginandosi piuttosto una Savannah nuovamente ubriaca per colpa dei troppi tormenti che aveva per la testa. Si era ricordata d'altronde di quel lontano episodio durante il quale aveva accompagnato lei e la sua migliore amica giù per le scale fino alla loro sala comune. Ora come ora, tutto ciò che faceva aveva un retrogusto amaro oltre che una traccia indistinguibile di confusione e frenesia. Nella mente del ragazzo c'era unicamente caos. Un caos incontrollabile. Ed in quel caos non poteva lasciare che una ragazza andasse di mezzo. Non la Williams. Ella doveva restare la stessa stupida ragazzina superficiale di sempre per paura che la rabbia di Kaleb non la facesse soffrire. Per paura che non rimanesse fottuto dal universo femminile e anche perché non era affatto pronto ad affezionarsi minimamente a una ragazza, tanto meno ad una che si vedeva lontano un miglio fosse profondamente innamorata di un idiota che l'aveva abbandonata.
Con lo stesso sorriso alquanto malizioso continuò a camminare, vagando per le strade del villaggio, senza fermarsi neanche per un istante. Continuò a ripensare alle parole della ragazza. In un certo senso aveva ragione. Lui per primo era ridicolo e aveva perso di vista tutti i suoi obiettivi e tutti i suoi sogni. E tutto questo per quale motivo?

è un orripilante post da dislessici .-. ma sono dettagli

 
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6 replies since 25/3/2012, 19:18   190 views
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