just take it easy

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Magënta
Posted on 4/5/2012, 18:35 by: Magënta     +1   -1





Ok, premettendo di non essere mai stata né gentile né simpatica, vorrei aggiungere un’altra cosa alla mia lunga lista di adorabili pregi: mi innervosisco molto facilmente. Non sono impulsiva, tutt’altro, medito sempre bene prima di dire o fare qualcosa, ma ciò non vuol dire che dentro, sotto strati e strati di autocontrollo, non covi un mare di insulti che vorrebbero tanto uscire dalla mia bocca.
La ragazza mi stava innervosendo e non poco, la sua facile ironia sul ripulire l’intera sala comune aveva già stuzzicato i miei nervi, ma la classe si vede in questi momenti, quindi non commentai, né tanto meno assecondai l’istinto di tirare fuori la bacchetta e trasformarla in qualche strano animale.
“..Se è per questo non credo esista, un posto sicuro per fare certe cose.”
Feci un respiro rumoroso e sorrisi, un sorriso visibilmente finto, di quelli che trasudano gentilezza forzata da tutti i pori. Comunque dovevo ringraziarla per avermi offerto l’occasione su un vassoio d’argento.
“Da ciò deduciamo quindi che è meglio non farlo affatto”
Presi la bottiglia da terra e con un semplice tocco di bacchetta la trasfigurai in una piccola scatola di cartone, per poi buttarla nel secchio più vicino. Sapevo bene che la mattina dopo, quando gli elfi sarebbero venuti a pulire, si sarebbero accorti dell’incantesimo, ma sarei stata lì ad aspettarli, pronti a corromperli con un semplice pezzo di pane: gli elfi si comprano facilmente, ne avevo uno a casa che ubbidiva quasi esclusivamente a me.
Mi avvicinai silenziosamente alla libreria a muro sul fondo della stanza. I prefetti Corvonero mi avevano detto che nella loro sala comune c’erano scaffali di libri ad ogni angolo, ma per lo più erano vuoti visto che gli studenti ne facevano largo uso; a loro detta i libri non erano gli stessi della biblioteca, sarei stata veramente curiosa di sapere quali strani mattoni nascondevano se i loro discorsi sul loro contenuto non mi avessero annoiata a morte.
Passai l’indice sullo scaffale, sorridendo leggermente per la polvere che il mio dito scansava man mano che andava avanti: da noi non era come nella sala comune di Corvonero, qui gli scaffali di libri erano pochi e pieni di ragnatele, solo in pochi ci dedicavamo allo studio e la cosa non mi dispiaceva, in questo modo il mio curriculum sarebbe stato decisamente più sorprendente, se possibile.
Quando trovai il libro fermai l’indice ed estrassi il tomo dallo scaffale, mettendomelo sottobraccia mentre mi andavo a sedere sulla poltrona più vicina. Per un attimo alzai lo sguardo verso la ragazza di prima: aveva un libro davanti, cosa che mi sorprese non poco e, come avevo immaginato, non aveva nemmeno sollevato la bacchetta di un millimetro per pulire quella fastidiosissima pozza d’alcool. Immaginatevi l’odore che può venire fuori da un mix di muffa, umidità, aria consumata e alcool..c’era un puzzo quasi nauseabondo, il che mi fece rimpiangere per l’ennesima volta di avere la sala comune nei sotterranei.
Alzai un sopracciglio ma cercai comunque di non dire niente, in modo da non farmi uscire dalla bocca un tono acido e maleducato. Aprii il libro e cercai di concentrarmi su un incantesimo di attacco, niente di particolare, me lo ricordavo bene, ma ripassare non fa mai male..di studio non si muore, come dicono i miei. Comunque fu tutto inutile, nonostante sapessi bene quell’incantesimo la puzza nauseante che appestava l’aria non mi permetteva di concentrarmi abbastanza, in più dovevo ammettere che l’idea di non essere stata ascoltata non mi aveva reso troppo felice, ecco. Dopo tutto non le avevo richiesto di rifare tutti i letti dei dormitori, solo di alzare la bacchetta e dire due parole. Vi chiederete perché non l’abbia già fatto io. Semplice: perché ognuno si prende le sue responsabilità..mica avevo versato io la bottiglia.
Chiusi di scatto il libro, lanciando un’occhiataccia alla ragazza, che se ne stava tranquilla e beata, cosa che mi diede ancora di più sui nervi.
“Mio Dio, pulisci quella pozza!C’è una puzza tremenda!”
Non urlai, ma ci andai vicina: già di mio avevo un tono di voce abbastanza alto, in più si avvertiva bene la palese irritazione nella mia voce. In fondo non le costava molto, no?
 
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4 replies since 29/4/2012, 11:58   53 views
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