just take it easy

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Magënta
Posted on 30/4/2012, 13:44 by: Magënta     +1   -1




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Se prima di quel momento ero sempre stata sicura di me, lì, con la spilla di prefetto appuntata sulla camicia ero a dir poco tronfia. Tenevo il mento alzato con un costante sorriso di sfida e superiorità dipinto sulle labbra, voltando la testa di tanto in tanto per controllare i corridoi e tendo le mani sui fianchi in un atteggiamento finalizzato ad ostentare il potere che avevo. Se continuavo per quella strada l’anno dopo sarei sicuramente diventata caposcuola, non c’erano dubbi. Io, Magenta Ramirez, ero assolutamente tagliata per queste cariche: autoritaria, avvezza al comando, decisa e scaltra, senza alcuna compassione verso chi infrange le regole che proprio io devo proteggere.
Il mio rispetto per la gerarchia e la legge era sempre stato oscuro al resto della casata Serpeverde, contraddistinta da ragazzi menefreghisti a cui importa meno di zero della loro condotta: beh, si da il caso che alla qui presenti il proprio futuro interessi..e nemmeno poco. Alla fine della scuola chi è che sarà più indicata per arrivare pian piano al potere all’interno del Ministero?Esatto: quella che vi ha fatto dare così tante punizioni da macchiarvi il curriculum fino ad essere scartati anche per fare i baristi in qualche sudicio pub.
“Tirati su quei pantaloni!” urlai ad un Grifondoro che mi era appena passato accanto con mezzo fondoschiena fuori dai pantaloni della sua divisa. Mio Dio, allora è vero che c’è certa gente in giro!
Contrassi il viso in una smorfia di ribrezzo, per queste cose sono molto schizzinosa, e tirai dritto imboccando le scale che portavano ai sotterranei. Ormai era pomeriggio inoltrato e Winter era in giro a fare il suo turno di ronda, lo stesso alcuni prefetti di altre casate, così io avrei avuto il tempo necessario per studiare in vista del compito di Difesa contro le arti oscure.
Scesi le scale trotterellando e subito fui davanti al ritratto che mi separava dal resto della sala comune Serpeverde, pronunciai spavalda la parola d’ordine ed entrai a grandi passi, assicurandomi che chiunque fosse lì sentisse che stavo arrivando. I miei passi erano riconoscibili: oltre ad essere temuti da gran parte della scuola, quasi tutti i ragazzi speravano di sentire quel familiare rumore vicino alle loro stanze a tarda notte. In fondo sapevo di essere bella e forse me la tiravo anche troppo, ma era così divertente avere tanti piccoli chauffeur a propria disposizione..mi faceva assaporare ancora di più il gusto di essere me stessa, quel senso di potere e controllo sugli altri che nient’altro può ripagare.
Passai velocemente davanti a una ragazza in piedi lì vicino, ma non feci in tempo a superarla del tutto che mi fermai, arricciai il naso dopo aver sentito l’odore di alcool e mi voltai velocemente verso di lei, notando una piccola pozza vicino ad una poltrona e una bottiglia quasi del tutto vuota di un liquore a me sconosciuto. Tossicchiai per farmi notare e le rivolsi un veloce sorriso, molto più tirato e finto di quanto intendessi: in fin dei conti non avevo voglia di litigare e inoltre, visto che fare uso di alcolici all’interno della scuola era proibito, non mi sarei mai azzardata a farlo presente al preside, altrimenti Serpeverde avrebbe perso punti e con quelli anche la coppa delle case. Comunque conoscevo di vista la ragazza, sapevo che anche lei era una di quelle più inseguite e sapevo che era una veela, motivo in più per cui non alzare la voce..l’istinto di sopravvivenza è sempre in agguato, si sa.
Comunque nella sala comune non c'era nessun altro e chiunque avrebbe portato con se una bottiglia di liquore..si sa come sono fatti i Serpeverde: nessuno avrebbe lasciato così quella bottiglia, senza essere bevuta, ragion per cui poteva essere solo della ragazza.
“Senti, potresti pulire per terra?Se entra qualche professore o addirittura il preside andiamo tutte e due nei casini e sinceramente non ho voglia di perdere il mio posto”
Ok, forse il tono di voce non era stato dei più gentili, ma in fondo le bastava alzare la bacchetta e dire tre parole per sistemare tutto..non ci sarebbe voluto molto. Ovviamente io non avevo la minima intenzione di pulire al posto suo: tu bevi, tu sporchi, tu pulisci, mi sembra una cosa abbastanza semplice.
Stavo per salire le scale verso la mia camera quando mi fermai di nuovo e mi voltai verso la ragazza, questa volta parlando un po’ più gentilmente.
“Ah, ovviamente io ti copro, sennò la casata perde punti, ma non ti conviene bere nel bel mezzo della sala comune..non è il posto più sicuro.”
Io non avevo mai fatto niente di contrario alle regole nei miei sei anni di scuola, forse avevo fatto solo un piccolo strappo il giorno in cui avevo fatto un bagno al lago con Shadow, ma non era stato niente di così eclatante. In ogni caso, se avessi veramente voluto fare qualcosa di nascosto sarei stata molto più attenta e di certo non mi sarei messa a scolarmi una bottiglia di Whiskey Incendiario in piena sala comune Serpeverde..non si sa mai chi è tuo amico e chi no.


Edited by Magënta - 30/4/2012, 16:30
 
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